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Ares I, ritorno allo spazio

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20 ottobre 2009

La nuova stagione americana nello spazio inizia da Ares I, il razzo a due stadi che avrà il compito di portare gli astronauti in orbita, e poi verso la Luna e Marte a bordo della nuova navicella spaziale Orion. Dopo mesi di lavoro sull'assemblaggio, il razzo si prepara al primo test di lancio fissato per i primi giorni della settimana prossima. Ares I – 94 metri di altezza – è anche il primo passo del programma Constellation per il ritorno dei equipaggi americani oltre l'orbita terrestre.

Rollout in corso
Illuminato a giorno dai proiettori il missile è uscito nella notte della Florida dal VAB, l'inconfondibile cubo di oltre cento metri di lato dove avviene l'assemblaggio dei lanciatori. Dal Vehicle Assembly Building le piattaforme distano 5 km: un viaggio di quasi sei ore per raggiungere il pad-39B, la rampa gemella e vicina a quella da cui l'uomo spiccò il balzo sulla Luna.

Ares pensando a Marte
Ares I fa parte del progetto di ritorno dell'uomo oltre l'orbita terrestre elaborato dall'amministrazione Bush. Rischiava di arenarsi dopo il cambio della guardia a Washington ma in realtà non sembra sostituibile da altri programmi capaci di colmare il vuoto che si aprirà con la fine del programma Shuttle. Lo scopo del lanciatore Ares I – che sarà affiancato dal cargo Ares V - è quello di diventare il terzo sistema per lanciare equipaggi umani nello spazio interamente progettato e costruito dalla Nasa. Dovrà portare in orbita terrestre la capsula Orion, la nuova generazione di navicella spaziale con cui alla Nasa si pensa di riprendere il capitolo interrotto dell'esplorazione interplanetaria con un equipaggio di quattro astronauti. La Luna nel mirino, ma è Marte sullo sfondo, Ares dopo tutto altri non è che il nome greco del tumultuoso dio della guerra e il pianeta rosso è dunque parte del suo destino.

Test senza equipaggio
Il test di volo – da cui il codice X – è fissato per il 27 ottobre e non prevede la presenza di astronauti a bordo. Il vettore è simile per massa e dimensione al razzo contenente la navicella spaziale Orion e sarà alimentato da un singolo razzo a combustibile solido analogo a quello utilizzato per lo Shuttle. Lo stadio superiore e la navetta Orion sono invece sostituiti da modelli equivalenti. E' invece previsto che il test segua la traiettoria di un vero lancio: velocità massima 4,7Mach, altezza massima 50mila metri circa. Sarà anche l'occasione per testare i nuovi paracadute che porteranno il primo stadio nell'Oceano Atlantico. Il secondo test, in codice Ares I-Y è previsto non prima del 2011 e servirà a collaudare il secondo stadio e il propulsore J-2X che dovrà completare il viaggio di Orion tra la base di lancio e l'orbita terrestre.

20 ottobre 2009
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